il mercante e il pappagallo

Il mercante e il pappagallo. Dalla Persia un racconto per diffidare dei falsi amici.
di Marzia Pomponio
Fonte.www.telefree.it
In un paese non lontano dall'India, nella casa di un mercante, vive un pappagallo chiuso in gabbia. Benché trattato con cura e affetto dal mercante, grato di renderlo felice con i suoi canti e i colori variopinti delle piume, il pappagallo non è tuttavia felice, distrutto dalla nostalgia della foresta in cui è nato, in India, popolata da altri simili liberi di volare felici da un ramo all'altro.

Un giorno il mercante decide di partire per l'India, e chiede a tutti gli abitanti della casa cosa vorrebbero come ricordo del viaggio. Ognuno chiede le cose più varie, dalla zanna di elefante all'olio di serpente. Solo il pappagallo non desidera nulla, a parte che sia esaudita una richiesta: recarsi nella foresta e raccontare agli amici pappagalli della sua vita da recluso, costretto a cantare tutto il giorno per fare contento il suo padrone, e di suggerirgli una soluzione per porre fine a questa prigionia.
Giunto in India, il mercante si reca nella foresta e riferisce il messaggio, ma non appena termina di parlare, uno dei pappagalli cade morto ai suoi piedi. Il mercante tornato a casa spiega al suo pappagallo l'accaduto, ma non appena finisce il racconto, anche il suo pappagallo cade a terra privo di vita. Il mercante, colto dalla disperazione per avere ammazzato con la sua parola due pappagalli, mentre tenta di aprire la gabbia per raccogliere il corpo del suo amato volatile, assiste ad un evento apparentemente inspiegabile.
Cosa sarà accaduto al mercante, disperato per la morte del suo amato pennuto? E quale sarà il vero motivo della morte dei due pappagalli? Una storia divertente da leggere, in cui l'evolversi dell'episodio raccontato trascina il lettore fino all'ultima riga per appagare la curiosità di scoprirne l'epilogo che...sarà difficile indovinare se non si legge il libro.
Il racconto è tratto da un testo classico della tradizione favolistica dell'Iran, che si ritrova in un celebre componimento poetico del XIII secolo, il Mathnavi-ye ma'anavi, ovvero il Poema Spirituale, opera del letterato e mistico persiano Jalal-Al-Din Rumi. La Sinnos Editrice di Roma, che ha acquistato i diritti dalla casa editrice Kanun di Teheran, nella versione italiana ha voluto mantenere non solo il testo a fronte in lingua originale farsi, ma anche l'impaginato, proponendone fedelmente il verso di apertura. La storia dell'astuto pappagallo, narrata a scopo didattico, in modo velato e divertente veicola un messaggio antico quanto attuale: diffidare non dei nemici, che proprio perché tali sono facilmente individuabili, ma dei falsi amici.
E' uno dei primi libri che in Italia fa conoscere la cultura persiana non solo nella sua arte letteraria, ma anche in quella figurativa. Le illustrazioni di Ahmad Khalili, infatti, riprendono la tradizionale forma d'arte persiana dei disegni murali, definita "pittura delle case da caffè", affermata circa due secoli fa tra i frequentatori di bazar, e raffigurante episodi d'ispirazione religiosa con i protagonisti della letteratura tradizionale persiana.