Shahrnush Parsipur, figlia di un procuratore legale del Ministero della Giustizia, nasce il 17 febbraio 1946 a Teheran, Iran. Si laurea in Sociologia all'università di Teheran nel 1973.
fonte.Giovanni Tranchida Editore


Nel 1963, all'età di 17 anni, inizia a lavorare per la Regional Water and Power Company di Khorramshahr come telefonista. Nel 1966 trova un impiego come contabile alla Tolidaru, la maggiore società farmaceutica dell'Iran. L'anno seguente viene assunta alla Radio-Televisione in qualità di editor e produttore di programmi d'agricoltura.

Tupak-e qermez (Pallina rossa, 1969), una storia per ragazzi, è stato il suo romanzo d'esordio. I suoi primi racconti furono pubblicati alla fine degli anni Sessanta, e uno di essi apparve su "Jong-e Esfahan" (nr. 9, giugno 1972), un numero speciale sui racconti che presentava, inoltre, storie di Esma'il Fasih, Hushang Golshiri, Taqi Modarresi, Bahram Sadeqi e Gholam Hosayn Sa'edi. Il romanzo Tajrobeh'ha-ye azad (Offerte di prove) viene pubblicata nel 1970.
Nell'estate del 1974, in segno di protesta contro le atrocità commesse dal governo, si dimette dal suo posto alla stazione televisiva e viene arrestata in ottobre dalla Savak, la polizia segreta dello shah, e detenuta per circa due mesi senza un'accusa formale.
Nel 1976 esce il romanzo Sag va zemestan-e boland (Il cane e il lungo inverno), mentre l'anno seguente pubblica una raccolta di racconti intitolato Avizeh'ha-ye bolur (Orecchini di cristallo).
Nel luglio del 1981, per un malinteso con le autorità, Shahrnush Parsipur viene nuovamente incarcerata insieme ad alcuni familiari; appena prima dell'arresto, aveva pubblicato la traduzione di un libro di Michelle Mercier, Zanan-e roman'nevis (Autrici di romanzi).Viene rilasciata dalla prigione della Repubblica islamica solo nel marzo del 1986, dopo 4 anni 7 mesi e 15 giorni di detenzione, anche questa volta senza alcuna accusa formale e registrata.

Sul finire degli anni Ottanta, i circoli letterari di Teheran guardavano a Shahrnush Parsipur con considerevole attenzione, a seguito della pubblicazione di diverse storie e articoli, e di una sua lunga intervista su "Donya-ye sokhan".
Il suo nuovo romanzo è Tuba e il senso della notte (Tuba va ma'na-ye shab), pubblicato nel 1989. Nell'estate del 1990, pubblica il romanzo Donne senza uomini (Zanan-e bedun-e mardan), terminato in realtà già negli anni Settanta; il primo capitolo era infatti apparso sul quinto numero di "Alefba" nel 1974. Sempre in quell'anno, l'autrice viene nuovamente condotta in carcere e trascorre sei mesi nella prigione speciale narcotici, dove viene processata insieme al suo editore e rilasciata solo dietro pagamento di una considerevole cauzione. Il governo iraniano mise al bando Donne senza uomini a metà degli anni Novanta e fece pressione sull'autrice affinché, in futuro, desistesse dallo scrivere simili romanzi. All'inizio del 1990 Shahrnush Parsipur termina, inoltre, il suo quarto romanzo, una storia di mille pagine su un Don Qixote al femminile, dal titolo Aql-e abi'rang (La ragione dipinta di blu), che rimase non disponibile fino al 1992.
In seguito, è invitata a tenere dei seminari negli Stati Uniti dalla Iranian Women's Foundation e in Germania dalla House of Cultures di Berlino, ma per le accuse ancora pendenti a suo carico è impossibilitata a lasciare l'Iran. Nel marzo del 1992, per velocizzare le procedure, chiede alla Corte di essere arrestata e di rilevare la cauzione; rimane quindi in custodia per altre cinque settimane e poi rilasciata a maggio, grazie alla dichiarazione giurata di un amico. Tre anni dopo vola a Vienna e successivamente trascorre nove mesi negli Stati Uniti dove tiene dei corsi in alcune università. Per quattro mesi lavora come lettrice presso l'Iowa's International Writers' Workshop e prosegue poi il suo tour in Canada, Inghilterra, Svezia, Germania, Danimarca e Francia, dove tiene conferenze in università e presso associazioni culturali.
Le accuse contro di lei decadono, senza alcuna spiegazione, al suo rientro in Iran nella primavera del 1993; anno in cui l'autrice riceve il Premio Lillian Hellman/Dashiell Hammett per il coraggio mostrato contro la repressione dei diritti umani. Tutti i suoi romanzi, eccetto uno, sono banditi dall'Iran. Shahrnush Parsipur vive attualmente negli Stati Uniti.