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Le letture persiane
di Amir Madani
Editore : Edizioni Associate - 2007

Una raccolta di lettere che ci arrivano dal cuore lontano dell'Iran.Il testo è una testimonianza autentica e diretta dove si delinea quella che è la situazione economica, politica, sociale nel Medio Oriente, strettamente legata all'intricato gioco del controllo delle risorse energetiche mondiali.

Il richiamo alle Lettere Persiane di illuministica memoria, non sta solo nel titolo di questo libro di Amir Madami, ma anche nella forma del romanzo epistolare che alla coppia di viaggiatori persiani consentiva di valutare e giudicare con occhio critico la Francia del 1700. In questo caso il viaggiatore è ancora un iraniano che, tuttavia in questo caso ritorna in Iran dopo aver conosciuto l'Europa e non siamo nel 1700 ma ai giorni nostri.
Dunque l'oggetto dell'analisi non è la Francia, è l'Iran ma non solo l'Iran ma anche il medio-oriente, i conflitti che insanguinano quell'area e, quindi, anche l'Occidente. Dove non è chiaro se la parte di Luigi XIV e del regime teocratico- feudale di allora sia interpretato oggi dalle politiche di Bush o dai regimi locali, dove, come dice l'autore, l'alternativa è tra " Presidenti a vita o monarchie assolute".
L'analogia non può andare molto oltre perché è difficile conservare l'ironia e il sarcasmo dei viaggiatori iraniani di allora.

In questo caso le epistole sono documenti di analisi e di storia, sono racconti, riflessioni ma soprattutto sono una attenta costruzione di vicende che molto spesso - anzi, quasi mai - siamo in grado di capire sulla base dell'informazione corrente.
Dal gennaio 2004 al dicembre 2006 attraverso queste lettere si vivono le grandi vicende del mondo alle volte fermandosi un attimo a riflettere, alle volte rimanendo coinvolti nel racconto. Sullo sfondo c'è ovviamente il petrolio ma sarebbe riduttivo pensare di fare di questa questione la chiave interpretativa totalizzante della qualità e della specificità di quelle vicende. La violenza, in tutte le espressioni pensabili, sembra essere la forma "normale" dei rapporti politici tra paesi e interni ai singoli paesi; e quei paesi, che appartengono, tutti, alla storia alta della civiltà, ne sono gli attori e gli autori. Questa sollecitazione per una ricerca che vada oltre al fattore scatenante, rappresentato certamente dal petrolio, trova occasioni di manifestarsi proprio nella forma della conversazione epistolare che consente di richiamare fatti e documenti di ieri e di oggi. Non quindi solo uno scambio di corrispondenze tra amici, certamente nemmeno solo una sfogo culturale o morale, non un pamphlet politico e nemmeno solo un documentario puntuale e preciso. È tutto questo ma con un ingrediente narrativo che fanno di queste Letture Persiane un documento del nostro tempo.

L'autore della recensione:Sergio Ferrari