Un’altra nascita
Un’altra nascitadi Forough Farrokhzad
Traduzione di Pirooz correzione di Antonietta Magli Tutto il mio essere è un verso oscuro che ti trasporterà incessantemente all'alba della crescita e dello sbocciare eterni in questo verso io ti sospiro,ah in questo verso io ti innesco nell'albero e nell'acqua e nel fuoco. La vita forse è una strada lunga che ogni giorno una donna con un cesto percorre la vita forse è una corda con cui l'uomo si impicca a un ramo la vita forse è un bambino che torna da scuola o l’attraversare stordito di un passante che si leva il cappello a chi passa e con un sorriso insensato dice: “buon giorno”. La vita forse è quel momento immobile in cui il mio sguardo si disperde nella pupilla dei tuoi occhi ed in questo c’è un senso che mescolerò nell'impressione della luna e la percezione delle tenebre. In una stanza grande quanto una solitudine il mio cuore grande quanto un amore guarda ai semplici appigli della sua felicità al declino dei fiori nel vaso al piccolo albero che hai piantato nel nostro giardino e alla canzone dei canarini che cantano per tutta la finestra. Ah… questo è la mia parte questo è la mia parte la mia parte è un cielo che una tenda appesa mi nasconde la mia parte è scendere da una scala abbandonata in mezzo al marcio e alla nostalgia e ritornare all’origine la mia parte è una passeggiata triste nel giardino delle memorie e morire nel dolore di una voce che mi dice: ”Amo le tue mani”. Pianterò le mie mani nel giardino le farò crescere, lo so, lo so, lo so e le rondini faranno le uova tra le mie dita macchiate di inchiostro metterò alle mie orecchie ciliegie rosse gemelle e alle mie unghie attaccherò i petali della dalia C'è un vicolo dove i ragazzi miei innamorati,ancora bighellonano con gli stessi capelli spettinati con i colli sottili e i piedi ossuti e pensano al sorriso innocente di una ragazza che una notte è stato portato via dal vento. C’è un vicolo che il mio cuore ha rubato dalle vie della mia infanzia. Il viaggio voluminoso nella linea del tempo ingravida la linea secca del tempo con la forma…la forma di un'immagine cosciente che ritorna dall’ospitalità di uno Specchio. Ed è in questo modo che qualcuno muore e qualcuno resta. Nessun pescatore in un corso d’acqua che si svuota in un stagno troverà mai una perla, io Conosco una piccola fata triste che vive in un oceano e il suo cuore in un piffero di legno suona pian piano Una piccola fata triste che muore con un bacio ogni notte E rinascerà con un bacio ad ogni alba. Forough Farrokhzad CommentsNo comments yet
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