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Salice Piangente
di Maryam Fatemi Far

Eterno incanto…
di un Piangente Salice…

lo Vidi… in posa…
oltre i giardini del tempo
in un ovale di specchio.

Curva la sua schiena,
dal peso dei segreti, gelosamente custoditi.
Confusa, tradita dall’oblio e guidata
dal mentore del tempo: memoria
ricordai in lui, il vissuto di un bacio…
rubato, di soppiatto, dalle mie labbra
e maestosamente velato, dalla sua chioma.
Stordita dalla memoria dei sensi
mi persi…un'altra volta…
nell’abisso blu del suo straniero sguardo
e lì, comprési…
il lieve tatto di quel timido sorriso.
Fu porpora il mondo dei miei pensieri
amaranto il ricordo della passione.
Sentii imponente, il fiero percorrere del brivido
lungo l’indomabile schiena del desiderio.

Mi voltai, di scatto,
afflitta dalla ferocia dell’assenza
per fuggire la sofferenza, nascondermi nel presente.

Non vi fu rimedio per me!