Antonietta Magli

(Le parole hanno un suono che lusinga)

Le parole hanno un suono che lusinga
scolorano, ma sopravvivono lontano
in qualche parte si posano
e ritornano all’udito
ambigue e diverse.


E se il suono diventa segno
si può distogliere lo sguardo,
e resta un’ombra distorta
nella periferia dell’occhio.

Il volo

Occhi senza confine
Non servono per guardare
Il fuori che non c’è.

Sale nel buio
Senza desiderio di altro
Che non sia quello che ha.

Basta il segno riconosciuto
Nel mondo dove l’esperienza
È un non necessario ricordo.

Esaudisce i sogni
Che mai ha avuto
Di un altro.
E ognuno resta dov’era
Sognatore e vivente
Inconsolati.


Scheda bio-bibliografica:

Antonietta Magli, autrice e regista, ha cominciato a lavorare per il teatro negli anni ottanta come assistente alla regia. Nel 1995 ha vinto il premio Bordighera (Dattero d’argento) con il libro Da Bot a Pil realizzato con Federico Maggioni per le edizioni de Il Sole 24Ore. Ha pubblicato sulla rivista Inoltre (editore Jaca Book) il testo per la scena “Sorelle”. Ha lavorato come autore, assistente alla produzione e segretaria di edizione per la produzione di filmati pubblicitari e promozionali. Da alcuni anni svolge attività editoriale e si occupa di comunicazione e ufficio stampa.