E' uscita la nuova raccolta di poesie della scrittrice torinese Mariateresa Biasion Martinelli, intitolata "Arcobaleno di versi".
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Io sarò

Sarò terra nella terra,
radice di acero e pino,
polline di gigli selvatici,
foglia d’alloro e biancospino.
Avrò la forza
che trattiene le montagne.


Germoglierò nella rugiada
a primavera.
Volerò nel vento
dell’estate,
Mi dipingerò coi colori
dell’autunno.
M’immergerò nelle brume
dell’inverno.
Avrò petali e corolle,
gialli come oro,
bianchi come neve.
Mi scioglierò
e
tornerò
alla terra
che m’ha generato.

La carezza del vento

Cammino,
sospinta
da un vento sottile,
che fruga curioso,
fra le fronde
dei tigli.
Indiscreto
si insinua
tra i miei corti capelli,
come carezze
di amante infedele.
E mi lascia
furtivo,
per posarsi
su chiome
di altri colori.
Dispettoso,
solleva
mulinelli di foglie,
eteree falene,
del color della notte.
Insistente,
ritorna
a cercare il mio viso:
non accetta
rifiuti
alle sue fugaci carezze.
Dapprima, gentile,
si trasforma
in un turbinio
di passione.
Non mi illudo
che si fermi
a sfiorar


la mia pelle:
altri volti
bacerà
nel suo eterno cammino.



Noi, alla fine del tunnel

Noi,
che del baratro
abbiamo conosciuto
il buio
dell’ultimo gradino.
Noi,
che ci siamo sporti
oltre l’abisso,
rischiando
di non conoscere
la rinascita.
Noi,
angeli senza ali,
imbrattati dalla polvere
del nulla.
Noi,
che abbiamo trovato
la forza
per germogliare ancora.
Noi,
scalatori
a mani nude,
con le dita lacerate
da pietre acuminate.
Noi
abbiamo ritrovato
le nostre ali,
riconquistando
il nostro presente,
riaccendendo la fiaccola
per illuminare
il nostro futuro.