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Seppur crocefissero l’amore
E da anni le genti
Son dimentiche di sorriso


Seppure il sole ha di brillar vergogna
E in una città piovente
Con lacrime si lavano gli occhi

Son conscio che allo zefiro
Alla primavera, al nuovo giorno
E a te
Io devo salutare.



EBBRO

Immerso nella solitudine
ricordandoti rispondo i tuoi saluti
costruisco una città dal tuo pensiero
e divento straniero
a cui le genti danno rifugio.

Diventerò un bambino
che da te impara
la lezione della sincerità
e sulla pagina bianca
della sua memoria
scrive ogni sera il tuo nome.

Venderò la mia fede
divenendo eremita
la cui liberazione
la promette una rondine
che nella notte più lunga
festeggia la morte della sua felicità.

Io il silenzio degli istanti
lo romperò, urlerò,
la coppa che mi hai riempito
non berrò mai
perché solo vedendola
io son già ebbro.

La Biografia:

Ali Roshan nasce a Rasht, cittadina iraniana bagnata dal Mar Caspio nel 1972. La sua principale attività è l'insegnante della matematica in alcuni licei della regione, ma i suoi alunni conoscono a memoria le sue poesie. Un artista che spazia dalla poesia alla fotografia con vitalità e orgoglio tipico della zona del Gilan; nelle sue poesie si scorgono riflessioni di piccole paure di un mondo proteso ad occidentalizzarsi pur conservando fortemente le sue tradizioni.
La sua città è per lui il "Paese della Pioggia", ed è fondamentale nella sua vita e nella sua poesia.

Traduzione dal persiano in italiano: Pirooz

Ringrazio la poetessa milanese Patrizia De Franceschi per aver corretto la traduzione.