Mariella De Santis

For my Bloom’s Day

Ci lasciamo ridendo la morte nel cuore
Niente è più reale di questo mi hai detto
Nella notte mentre il tuo corpo bianco
Più del mio in me si inabissava.


La poesia di Cortàzar, il viaggio a Marrakesh
La pesca d’alto mare e le ragioni tecniche
Per cinque minuti ancora ci danno la forza
Di avanzare. Due caffè due biscotti una camicia
Da stirare sono i garbati passi dell’addio.
Don’t forget our future, mi raccomandi
Ma dalla finestra il passato tarda ad arrivare.


In attesa dei barbari


Non saremo noi esempio per i timidi i deboli di cuore
Non mescolammo il sangue per fare nuova specie
Rimarranno i forti con i forti i deboli coi deboli
Noi illusi d'essere primi strappati alla carena
Ci togliamo dalle labbra vocali e consonanti
Con cui ardimmo profetare di parole nuove
Non ci renderà migliori la disdetta al sogno
Non interesserà che a uno il nostro sacrificio
Ma tu mentre nella notte ti spogliavi eri solenne
Quanto me credevi nell'onore che portavi al rito.


Giochi di lingua

Mi si è scomposto in testa quel poco
Che sapevo della fiera lingua tua
Ora tutto si viene a rimestare
Non so più bene il nome del pane
E quello del vino se dire destra sia uguale
A indicar sinistra o segni un dritto andare.

Quel poco che sapevo della fiera lingua tua
Spinge fuori dalla testa la nota lingua mia.

In mezzo devo stare lontana dalla sponda
Quanto dalla nave e dispormi ad aspettare.

Nel frattempo amiamoci in silenzio
Oppure facciamo un bel bambino:
farà cantabile il parlare Tuo, Nostro, Mio.



Mariella De Santis