KHANEH SIYAH AST
La casa è nera
di.Forough Farrokhzad
fonte.www.asiaticafilmmediale.it
Forough Farrokhzad

Forough Farrokhzad è la maggiore poetessa iraniana del XX secolo. Morta in un incidente stradale all’età di 32 anni dopo aver pubblicato quattro raccolte di poesie, Forough Farrokhzad si afferma nel cinema come regista di The House is black, documentario del 1962 premiato al festival di Oberhausen. Nel 1958 inizia a collaborare con la casa cinematografica di Ebrahim Golestan. Tra i suoi contributi cinematografici, si ricordi il montaggio di A Fire, documentario del 1959 premiato al festival di Venezia, la realizzazione della colonna sonora di Wave, coral, and rock (1962) e la coregia di The mud brick and the mirror (1965).


Il film si apre con l’immagine di una donna dal volto semicoperto che si guarda allo specchio. Una voce fuori campo commenta: «Il mondo non difetta certo di brutture, se l’uomo distogliesse da loro lo sguardo ce ne sarebbero certo di più». Nel lebbrosario di Bababaghi a Tabriz, vive in completo isolamento una comunità di uomini e donne di ogni età impegnati nelle loro quotidiane faccende: il documentario svela l’umanità degli internati mediante scene di vita scolastica, giochi infantili e scambi di sguardi, testimoniando di una lotta per una vita dignitosa in una realtà di grande sofferenza. Alla voce della poetessa si alternano le voci dei protagonisti ed il lamentoso mormorio di preghiere in cui si ringrazia un dio che perpetua il dono della vita.

Sceneggiatura / Forough Farrokhzad
Fotografia (b/n) / Soleiman Minasian
Montaggio / Forough Farrokhzad
Suono / Mahmud Hangval e Samad Pur-Kamali
Produzione / Golestan Film (su commissione di The Society for Assistance to Lepers)
Anno di produzione / 1962
Formato / 35 mm
Copia dall'archivio dell'International Short Film Festival Oberhausen